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L’ECONOMIA LIBERALSOCIALISTA
10.12.2007

INFO SOCIALISTA 10 Dicembre 2007
a cura di n.zoller@trentinoweb.it - per la Costituente del PARTITO SOCIALISTA in Trentino-Alto Adige collegata all'azione nazionale dei socialisti e del centro sinistra -
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Quindicinale - Anno 4°


Sommario:
o UN LIBRO, per cominciare: L’IMPOSTORE di Molière
o INCIDENTI SUL LAVORO, BOSELLI: RIPETUTE TRAGEDIE CHE NON SONO FORTUITE

o SICUREZZA, LA CAMERA NON DISFI QUANTO FATTO IN SENATO

o FINANZIARIA, INSISTIAMO SUI CO.CO.PRO

o L’ECONOMIA LIBERALSOCIALISTA - di Antonio Landolfi

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UN LIBRO, per cominciare ("Tutte le cose del mondo conducono a una citazione o a un libro" Jorge L. Borges)

o Autore: Molière
o Titolo: L'IMPOSTORE
o Ed. Einaudi

LE PERSONE PROBE NON VANTANO LA VIRTU’ – di Nicola Zoller

Non vede niente di più odioso di quelle facce da sepolcro imbiancato che fanno della virtù un mestiere, della fede un mercato...e del male e del bene sanno fare un elastico, pronti - se ti vogliono colpire - a camuffare l’odio coi bisogni del Cielo.
“Le Tartuffe ou L’imposteur” - fissato in versi da Molière nel 1664 - attraversa e sfibra ancora le nostre vite. Ma talvolta siamo noi stessi i Tartufo o gli impostori !
Come smascherarli o smascherarci ?
Santi truccati ce ne sono troppi in giro - ammette Molière - però non è difficile distinguere i mendaci dai probi. Di questi ultimi non si dice che la virtù la vantano, di loro non si vede che vogliono esibirla; è naturale in loro la pietà e far da coscienza agli altri la chiamano superbia.
Ecco, un fremito ci coglie ripercorrendo la storia del nostro tempo, trabocchevole di moralisti vanagloriosi e di “tanti saltimbanchi” - come annota Riccardo Chiaberge - abilissimi a demolire il potere per poi intrufolarvisi con successo.
“Vi siete reso conto di aver fatto un mito di un semplice impostore”: questo passo potrebbe riassumere il senso della miserevole vicenda che Molière volge conclusivamente in gloria con la sconfitta dell’ipocrita “faccia d’angelo”.
Il messaggio lasciatoci dal grande Autore è - secondo Carlo Muscetta - l’invito ad una “razionale fermezza nel rifiutare ogni estremismo”. Smascheriamo i falsi profeti, ma si sia miti anche con costoro, come con tutti gli umani discendenti della stirpe di Caino, a cui tutti apparteniamo: “adesso che l’improbo è colpito, non colpitelo più forte”.




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INCIDENTI SUL LAVORO, BOSELLI: RIPETUTE TRAGEDIE CHE NON SONO FORTUITE

“La tragedia avvenuta nell’acciaieria ThyssenKrupp di Torino è l’ultimo drammatico anello di una catena di incidenti gravissimi nel mondo del lavoro. Non si può assolutamente accettare che questi episodi possano essere trattati come casi fortuiti". Così Enrico Boselli commenta il gravissimo incidente verificatosi nell'accieria torinese nel quale ha perso la vita un operaio e altri sei si trovano in condizioni disperate. Li ha investiti l'incendio provocato dalla fuoriuscita dell'olio bollente che serve per raffreddare i laminati. Secondo i sindacati , alcuni dei lavoratori coinvolti nell'incidente, erano al lavoro da 12 ore consecutive: avevano già accumulato 4 ore di strordinario. Buemi: inaccettabile che ciò avvenga in un paese moderno. Nigra: porre fine a questo quotidiano stillicidio

"É assolutamente evidente - ha proseguito Boselli - che ci troviamo di fronte ad un rischioso e pericoloso abbassamento delle condizioni di sicurezza e ad un organizzazione del lavoro che tiene poco alla incolumità dei singoli lavoratori. Occorre una svolta innanzitutto di atteggiamento nei confronti di questi incidenti che comporti controlli molto più rigorosi e sanzioni ove necessario tempestive e severe. Alla famiglia di Antonio Schiavone esprimo il cordoglio del Partito socialista e ai feriti l’augurio che possano riprendersi e tornare a svolgere una vita del tutto normale” .

SICUREZZA, LA CAMERA NON DISFI QUANTO FATTO IN SENATO

Dopo la rocambolesca approvazione della norma antiomofobia inserita ieri al Senato nel pacchetto sicurezza, con la senatrice del Pd Paola Binetti pronta a negare la fiducia al governo, il ministro della Giustizia Clemente Mastella mette in guardia Prodi in vista del passaggio del testo a Montecitorio, minacciando le dimissioni se alla Camera non verrà ritirato l’emendamento. Una mina complicata da disinnescare, quella sull'emendamento anti-omofobia, che finisce tra i piedi dell'esecutivo sulla scia di crescenti tensioni all'interno della maggioranza, dopo che la fiducia al Senato sul pacchetto sicurezza è passata solo grazie al voto determinante dei senatori a vita.
“Non è possibile – afferma Enrico Boselli - rimettere in discussione oggi alla Camera l’accordo che ieri era stato raggiunto al Senato, sancito da un voto di fiducia. Questo è un atteggiamento ondivago che non porta da nessuna parte. Non si può stravolgere un voto parlamentare, dato pure in modo solenne, sotto le pressioni dei cattolici integralisti e delle gerarchie ecclesiastiche”.
"La sostanza è che il Pd è prigioniero del clericalismo dilagante - ha aggiunto Gavino Angius - e mi stupisce che il Ministro Chiti abbia dichiarato che la norma antidiscrimine, che recepisce una direttiva europea, sarà cancellata alla Camera. La norma di cui si parla era stata recepita da tutta la maggioranza di centro sinistra con il pieno accordo del Governo. Se fosse cancellata la nostra credibilità in Europa verrebbe completamente meno. Così ci avviamo ad essere un Paese a sovranità limitata, in cui le scelte di libertà della persona saranno quotidianamente minacciate da un clericalismo dilagante che affossa il principio di laicità dello Stato. E questo per noi socialisti è un discrimine netto e preciso".
"Non è accettabile - commenta Franco Grillini - che il Governo proponga la cancellazione della norma antiomofobia appena approvata al Senato. Si tratterebbe di uno strappo inaccettabile per milioni di cittadini e la conferma del clima da dittatura clericale che si va profilando in Italia dove sembra che non sia possibile varare nessun provvedimento che non piaccia al Vaticano

FINANZIARIA, INSISTIAMO SUI CO.CO.PRO

“Il Gruppo Socialista alla Camera – affermano Lanfranco Turci e Roberto Barbieri del Partito socialista - ha ripresentato nel dibattito sulla legge finanziaria la proposta di riconoscere ai giovani Co.Co.Pro. disoccupati una forma di indennità collegata a percorsi di formazione e di reinserimento nel processo lavorativo.
Si tratta di una iniziativa che come Socialisti abbiamo sostenuto prima al Senato, durante l’esame iniziale della Legge Finanziaria, poi alla Camera durante l’esame del disegno di legge sul Welfare.
Speriamo che il governo si convinca finalmente del valore di questa buona causa e che i giovani Co.Co.Pro., che sono oggi gli ultimi nella gerarchia del lavoro, possano trovare una risposta moderna ed europea in termini di tutela e di politica attiva del lavoro”.


Memento
da MONDOPERAIO – novembre-dicembre 2007

L’ECONOMIA LIBERALSOCIALISTA - di Antonio Landolfi

E’indubbio che il liberalsocialismo (o socialismo liberale, che ne è il sinonimo) sia stato e sia ancor oggi un movimento di pensiero e di azione politica con radici profondamente etiche, che si richiamano capitalmente ai valori di libertà e di giustizia.
E’ altrettanto indubbio che esso ha parimenti radici forti nel pensiero pragmatico, utilitaristico e positivistico e nella stessa scienza sociale da essi derivata che fanno camminare il movimento con i piedi ben posati sul terreno della realtà economica e della realtà istituzionale.
E fu su questo terreno che prese le mosse Guido Calogero, fondatore in Italia del Movimento liberalsocialista, insieme con Aldo Capitini, partendo dai suoi studi filosofici ma anche dalla sua critica al dogmatismo marxista nell’ambito della problematica economica, quando negli anni Trenta redasse la sua prima opera, che intitolò successivamente dopo la guerra Il metodo dell’economia ed il marxismo (un’altra intestazione aveva dovuta pubblicarla nella prima edizione per sfuggire alla censura fascista). Al pensiero di Marx il filosofo contrapponeva un rifiuto basato su motivazioni ispirate all’economia politica liberale, rigorosamente scientifiche ma riferentesi al pensiero e soprattutto all’opera Stuart Mill, che un secolo prima di lui aveva elaborato idee progressiste nei suoi Principi di economia…
(si veda il seguito su www.sdionline.it alla voce “Mondoperaio”)


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