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CELSO PASINI al Congresso SDI
6.11.04

Non avrei mai immaginato di dover, un giorno, parlare agli amici e compagni socialisti quale candidato alla Segreteria provinciale del nostro partito…perché è in questa veste che mi è stata data la parola!

Invece quel giorno è arrivato, contro ogni mia previsione.

Undici mesi fa ho perso, e per sempre, mia moglie ed allora avevo immaginato una nuova vita con lunghi soggiorni in altri paesi, ove coltivare i miei interessi culturali e sociali, dopo una vita dedicata al lavoro ed alla famiglia.
Non sarà così. Tanti, troppi compagni, anche il Segretario Nicola Zoller, mi hanno chiesto di dedicare parte del mio tempo al nostro partito, per portare avanti, con voi, in un lavoro di squadra e non certo solitario, la nostra azione politica, nel solco della tradizione socialista, laica e riformista.

Mi sono posto una domanda: ha ancora senso impegnarsi per il socialismo?

Credo proprio di sì: pur con i grandi progressi realizzati in tutti i campi, rimane sempre prioritario che, in tutti i campi, le scelte vengano effettuate avendo come fine ultimo “l’uomo”, la persona umana, le sua dignità, la sua libertà, la giustizia.

Questo disegno non potrà mai essere definitivamente compiuto; mai cesserà il ruolo della politica e mai dovrà mancare la spinta progressista e riformatrice degli ideali del Socialismo liberale e democratico.

Nel mondo, proprio in questi giorni, abbiamo visto che l’elettorato della più grande democrazia del mondo ha rieletto con un numero di voti mai visti prima il Presidente che ha fatto in Iraq una guerra ingiusta, anche se Saddam Hussein era un barbaro dittatore, mentendo spudoratamente e pretestuosamente sull’esistenza di preesistenti armi biologiche di distruzione di massa.
Noi abbiamo sentito l’importanza che qualche Paese europeo, innanzitutto Francia e Germania, abbiano saputo manifestare diversità di opinione ed azione rispetto agli USA, amichevolmente e responsabilmente. L’Italia non l’ha fatto.

In Italia ci troviamo con un Governo che vuole tagliare le tasse…per quanto mi riguarda si potrebbero anche togliere del tutto, se fosse possibile! Ma anche qui c’è l’inganno: non ci sono le risorse; è solo propaganda.
Siccome però, dopo tanto parlare, qualcosa bisogna pur fare…ecco il topolino: un taglio che non compensa nemmeno gli aumenti già effettuati negli ultimi due anni!
E c’è di più: la piccola riduzione delle tasse riguarderà principalmente…i più ricchi! Perfino Alleanza Nazionale, i post-fascisti, sono insorti contro Berlusconi ma alla fine, come sempre, dovranno abbassare la testa, e non solo quella!

Cenni, solo cenni: anzi fatemi dire subito che spero non vorrete, come al solito, sottolineare le cose…non dette! La mia non è e non vuole essere una relazione con l’ambizione della completezza ma solo un insieme di spunti per qualche riflessione: non credo sia necessario annoiarci tutti in un mare d’argomenti troppo grande! La nostra è innanzitutto un’assemblea organizzativa, per rinnovare gli organismi e riavviare un concreto processo di presenza sul territorio e nella società.

Arriviamo a casa nostra, in Trentino. Al governo provinciale c’è una forte maggioranza ed almeno un consigliere è stato eletto con i nostri voti. Purtroppo non un consigliere socialista.

Anche qui, innanzitutto qui, in casa nostra, vogliamo far sentire la nostra voce…anche se, a dire il vero, in questa maggioranza di parole se ne dicono anche troppe ma…troppo discordi!

Ragionare insieme, confrontarsi ed agire, concordemente se possibile oppure a grande maggioranza: così si dovrebbe fare!
Sembra invece che si parta dall’azione, senza adeguato confronto, per poi ritrovarsi a gestire conflitti interni.
Altre volte sembra che, nonostante il confronto, non si riesca mai a concordare un’azione comune, quasi mancasse la capacità della mediazione politica.

E’ evidente agli occhi di tutti che tra DS e Margherita è in atto un defatigante braccio di ferro, che spinge i primi a posizioni sempre più antagoniste e la seconda a scelte sempre più autonome, anche con il non rifiutato sostegno di componenti dell’opposizione, che cercano astutamente di creare scompiglio nella maggioranza…ed in futuro si vedrà!

In questa situazione, sono fermamente convinto che non c’è solo bisogno di socialismo ma anche del partito dei socialisti!

C’è bisogno di una sinistra che abbia cultura di governo;
che sappia porsi il doveroso problema di una più equa distribuzione delle risorse senza demonizzare l’economia e lo sviluppo, certo quello sostenibile, con adeguata attenzione all’ambiente;
che sappia distinguere fra ceto produttivo e rendite parassitarie;
che sappia apprezzare il valore della solidarietà e dell’impresa anche no profit, che sia per la libertà di mercato ma non certo per una società di mercato;
che sappia agire a difesa dei lavoratori ma sappia parlare anche di lavoro, di diritti e di doveri;
che sappia porsi il doveroso problema della libertà nella ricerca – vedi cellule staminali – o nella scuola – vedi quelle private – con spirito laico, con rispetto dell’origine della vita e della sua concezione religiosa, ma senza che ciò divenga pretesto per impostazioni integraliste della vita individuale e sociale;
pari opportunità per tutti ed attenzione ai più deboli, giovani, anziani, disabili, poveri ed ammalati;
apprezzamento delle diversità, come fonte di arricchimento umano e sociale, e non semplice accettazione o peggio sopportazione, e ciò valga per ogni diversità, di cultura, pensiero, religione, nazionalità, ceto sociale, abitudini di vita anche intima ed affettiva.

Quanti, quanti ancora potrebbero essere i temi su cui ragionare insieme! Ogni cosa a tempo debito.

Oggi avviamo questo dibattito, che porteremo avanti nei prossimi mesi, concentrandoci principalmente sui temi provinciali, anzi comunali e circoscrizionali.
Nei primi mesi del prossimo anno terremo poi una grande assemblea programmatica ed avvieremo così la campagna elettorale per le comunali della prossima primavera.

Nei comuni e nelle circoscrizioni i Socialisti ci sono ed il loro contributo è prezioso.
Nei comuni e nelle circoscrizioni i Socialisti ci saranno…e sono convinto che saremo pure in Consiglio provinciale, alle prossime elezioni!
In fondo, abbiamo perso solo per una manciata di voti e di manciate ne abbiamo buttate via molte, con le divisioni ed i personalismi. Ormai però è acqua passata ed anzi è certamente in atto un rientro di militanti, attratti dal nuovo spirito di concordia, pur nel confronto sempre aperto e franco come nella nostra tradizione!

La nostra è una casa aperta: lo era quando qualcuno se ne è andato…lo è ancora di più oggi per chi vuole entrarci o rientrarci, senza pregiudizi e polemiche.
Anzi, non penso nemmeno che debba restare una casa, o casetta, a sé! Potremmo trasferirci in un condominio!

I DS hanno aggregato forze che stanno alla loro sinistra; la Margherita ha aggregato forze che stanno a destra della tradizione cattolico-popolare.
Noi non vogliamo aggregare nessuno ma siamo disponibili, su un piano di pari dignità, per una aggregazione dei socialisti, di tutti i socialisti, con l’unica condizione di essere convintamene nel centro-sinistra e inequivocabilmente riformisti!
Di più: siamo disponibili ad una aggregazione di forze anche non socialiste, ma sempre e chiaramente laiche e riformiste, per rappresentare, tutti insieme, le idee e i consensi elettorali di chi sta tra i DS e la Margherita.

Collaborando con loro, certo, con vero spirito di coalizione, distinti e non distanti, con l’ambizione di contribuire a rompere il paralizzante braccio di ferro, di cui dicevo, tra una sinistra DS & C ambiguamente riformista/antagonista e una Margherita in bilico tra concertazione e decisionismo.

Penso ai socialisti della diaspora e a quelli dell’antistorica presenza nella coalizione delle destre.
Penso che con i LEALI di debba avviare un discorso serio e concreto.
Penso che i riformisti dei DS potrebbero iniziare a ragionare diversamente.
Penso che la Margherita e gli Autonomisti potrebbero iniziare ad immaginare qualcosa di diverso dall’attuale Casa dei Trentini, ove potrebbe convivere, con la tradizione cattolico-popolare e quella autonomista, anche quella, pure popolare ed autonomista ma innanzitutto laica e socialista!

Tre tradizioni, come il tridente simbolo della nostra terra, coerentemente al disegno di federazione tra forze riformatrici, che procede a livello nazionale e che noi potremmo anche anticipare: Trentino, laboratorio politico veramente progressista.

Per queste modeste idee ma con questo ambizioso obiettivo sono disponibile ad assumere la responsabilità della nostra Federazione Provinciale Socialista.
Altrimenti rimango, come sempre, a dare il mio contributo da socialista, nell’unico partito del centro-sinistra che continua a chiamarsi socialista, a memoria degli ideali di sempre: giustizia e libertà.

Conto su tutti voi.


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