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Da Trento al Mozambico
5.11.2012

INFO SOCIALISTA 5 novembre 2012 -a cura di n.zoller@trentinoweb.it tel. 338-2422592Trento/Bolzano: www.socialistitrentini.it / www.socialisti.bz.it Sito nazionale PSI: www.partitosocialista.it Quindicinale - Anno IX

Sommario:

1. INVITO a Trento per martedì 6 novembre ai compagni socialisti e agli amici del centro sinistra “Italia Bene Comune”

2. “Ladri di democrazia” – di Alessandro Pietracci, Avanti della Domenica del 28.10.2012

3. “L’ultracasta veste l’ermellino” – di Nicola Zoller, Avanti della Domenica del 4.11.2012

4. Mozambique, Paths of Peace - nelle edicole trentine

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INVITO

Ai compagni socialisti e agli amici del centro sinistra “Italia Bene Comune”,



Martedì 6 novembre alle ore 20.15 presso la Sala Rosa della Regione, in piazza Dante a Trento

si terrà l’ incontro per dare tutte le informazioni relative alle primarie della coalizione di centro sinistra "Italia Bene Comune" e per distribuire il materiale per le preregistrazioni degli elettori che intendono votare domenica 25 novembre.

Vi chiediamo dunque di intervenire estendendo l’invito a quanti sono disponibili a partecipare alla costituzione degli uffici elettorali e dei seggi.

E’ fondamentale la presenza di tutti per facilitare il lavoro che nelle prossime settimane andremo ad affrontare.

Grazie e un fraterno saluto



Alessandro Pietracci

Nicola Zoller

Claudio Fontanari





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AVANTI DELLA DOMENICA

N.38 del 28 ottobre 2012 www.avantidelladomenica.it



Gerardo Labellarte - Restituire dignità alle Istituzioni

L’incertezza regna sovrana. Non è oramai più un elemento patologico del sistema politico istituzionale del nostro Paese, ma ne è divenuta aspetto caratterizzante.

A pochi mesi dalle elezioni politiche non si ha alcuna idea di quale sarà la legge elettorale che regolerà la contesa. Un testo, ampiamente contestato, ha superato dopo molti mesi di dibattito, incomprensibile ai più, soltanto il primo esame nella commissione Affari Costituzionali del Senato. Il resto del cammino appare estremamente accidentato.



Enrico Buemi - La verità è rivoluzionaria. Ma anche utile.

Roberto Capocelli - Primarie: nascono i Comitati per Bersani

Alessandro Pietracci - Ladri di democrazia

Mauro Del Bue - La sfida di D'Alema

Maria Cristina Pisan - Donne e violenza, il problema è degli uomini

Enrico Ricciuto - Agenda socialista per la giustizia

Stampa e Tv - Quello che non vi hanno detto di noi

Alberto Benzoni - Una Repubblica fondata sulla rottamazione

Roberto Fronzuti - Aveva ragione Visentini era cura da cavallo, ma funzion

Gianfranco Sabattini - Germania. Si scrive welfare, si legge rigore

Carlo pareto - Diritti & lavoro

Un Libro - Rodolfo Ruocco, Caput Monti

Mondoperaio - Sommario n.9 del settembre 2012

Barbara Conti - Notizie in breve

Lettere di: C. Da Lozzo

Ugo Intini - Avanti! Un giornale, un'epoca - Presentazione del libro



N.38 del 28 ottobre 2012



Le Regioni hanno aumentato le tasse e nello stesso tempo i debiti



Ladri di democrazia



di Alessandro Pietracci

Se accadesse che un ladro entrasse in casa nostra quando noi non ci stiamo e mettesse solamente a soqquadro le nostre stanze, andandosene poi senza rubare nulla, saremmo turbati come se avesse aperto la cassaforte e portato via i nostri risparmi e quei gioielli, magari di modesto valore, che tenevamo nascosti tanto gelosamente.
Saremmo, in primo luogo, preoccupati perché qualcuno ha violato il nostro domicilio e, nel contempo, saremmo molto spaventati per la possibilità di ulteriori sortite ladresche; accuseremmo poi il cane del vicino che, in questa occasione, non ha abbaiato abbastanza. E infine, non sapendo con chi prendercela, ci ricorderemmo di quell’amico che molte volte ci aveva avvertito del clima cambiato in città, del verificarsi di episodi analoghi in altri quartieri, del suo suggerimento di mettere un allarme anche nella nostra casa.
Così è avvenuto anche per gli ultimi scandalosi episodi di malcostume politico-istituzionale che hanno coinvolto Regioni spendaccione e consiglieri regionali, metaforicamente mascherati da maiali che mangiano tutto e ingrassano in maniera precoce, abusando del denaro pubblico in modo sfrontato e criminale. Utilizzando espedienti giuridici legali fantasiosi si sono appropriati dei soldi di tutti i cittadini, con una sfacciata volgarità, specie in questo tempo di crisi profonda e dilagante in tutti gli strati sociali del Paese.
Quel che è peggio, hanno distrutto ogni residua credibilità della politica, e ora, agli occhi dei cittadini, non c’è alcuna differenza tra i delinquenti patentati, gli indifferenti e gli amministratori onesti che pure ci sono. Ma i ladri sono oramai entrati nelle case degli italiani, di chi l’anno prossimo dovrà di nuovo recarsi alle urne. Quale sarà la risposta? La paura di eleggere personaggi analoghi, se non peggiori, sarà grande: alcuni preferiranno non votare, altri daranno fiducia a comici populisti o a pifferai magici, altri ancora si rifugeranno nell’’estremismo.
La colpa maggiore dei vari Batman della penisola sta proprio nell’aver minato completamente la fiducia dei cittadini. I soldi messi in tasca propria sono soltanto la punta dell’iceberg dei comportamenti truffaldini che stanno distruggendo la nostra democrazia. Tuttavia, ritornando alla metafora iniziale, qualcuno - pochi analisti e ancor meno politici - aveva avvertito che il clima stava rapidamente cambiando, che il federalismo, tanto auspicato, si stava trasformando nella moltiplicazione del centralismo, fieramente antiautonomista; ma soprattutto è stato sottovalutato il dilagante fenomeno del malaffare anche a livello degli enti locali. Non sono stati ascoltati poiché erano percepiti come profeti di sventura. Il governo Berlusconi alimentava questo circuito vizioso, mentre il governo Monti poco può fare con questo Parlamento, anche se i suoi provvedimenti vanno nella giusta direzione, ma a duro prezzo per i cittadini.
Le Regioni sono diventate un buco nero, hanno aumentato le tasse e nello stesso tempo i debiti, hanno gonfiato la burocrazia e diminuito i servizi. E fa bene questo giornale a evidenziare con cifre inequivocabili la dimensione del fallimento. Gli scandali e i ripetuti episodi di immoralità alimentano un clima di sfiducia e qualunquismo. Ruba tu che rubo anch’io. Formigoni è indagato e cosa risponde? Guardate Penati!. Belsito, Lusi e Fiorito potrebbero fare un coro: gli altri sono come noi, sono peggio di noi. Così si rischia di buttare via anche buone riforme in senso federalista, si rischia un grave collasso dell’intero sistema istituzionale.
Cosa fare? È difficile trovare una soluzione che non sia di lungo periodo. Guardiamo solo al Trentino. Di fronte all’indecoroso spettacolo delle altre Regioni dobbiamo rivendicare, con forza, il nostro buon governo. Ma questa non è la soluzione. Per mesi abbiamo accusato lo Stato centrale di appropriarsi delle risorse e delle competenze della autonomia speciale, lanciando grida di sdegno ma non pensando a mettere un “sistema di antifurto” basato sulla riduzione delle spese per la politica, su una legislazione all’avanguardia, sull’obbligo di trasparenza delle nomine. Abbiamo fatto e facciamo troppo poco in direzione della sobrietà. E ancora adesso il Consiglio Provinciale tergiversa goffamente. Anche da noi, la classe politica nel suo complesso, non dimostra di essere in grado di rispondere con determinazione al clima del paese.
I ladri veri ci stanno rubando la democrazia. Ma anche chi attende troppo, e fa il “benaltrista” rischia di diventare complice di questa situazione. Occorre agire, altrimenti il Trentino finirà per subire gli eventi. Se vogliamo che i Consiglieri della nostra provincia non si riducano a una ventina, con un pericoloso restringimento della democrazia rappresentativa (meno consiglieri significa meno possibilità delle forze minori di avere una voce), dobbiamo ridurre drasticamente i costi. E soprattutto cambiare mentalità.



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Ultimo numero uscito

AVANTI DELLA DOMENICA

N.39 del 4 novembre 2012 www.avantidelladomenica.it



Nencini: il PSI torna nell'ARS

Sono tre i socialisti che siederanno a sala d'Ercole di Palazzo dei Normanni a Palermo, sede del Parlamento regionale siciliano: il trapanese Nino Oddo, membro della segreteria nazionale, Fabrizio Ferrandelli, eletto a Palermo e Gianfranco Vullo, il più votato della lista Crocetta nella circoscrizione di Catania. "I socialisti - ha commentato Riccardo Nencini - tornano all'Assemblea Regionale Siciliana. È una straordinaria vittoria di Crocetta, del PSI e dell'alleanza che da aprile governerà l'Italia.

Bobo Craxi - Il voto siciliano nella tempesta perfetta

Gerardo Labellarte - Non possiamo ignorare in non-voto

Giuseppe Miccichè - Compito difficile per Crocetta

Ugo Intini - La sfida di Obama alle prese con una legge elettorale demenziale

Maurizio Ballistreri - Al Sud serve più civismo non più soldi

Vignetta - Anonimo Romano - Frangetta nera, faccè votà...

Nicola Zoller - L'ultracasta veste l'ermellino

Stampa & Tv - Quella che non vi hanno detto di noi

Alberto Benzoni - Dall'Aquila a Taranto, catastrofi nate dall'indifferenza

Antonio Gitto - Il trasporto pubblico non può più attendere

Tiziana Ficacci - Giuditta tavani Arquati , il volto laico di Roma

Enrica Rota - Stanchi della vecchia religione?

Carlo Pareto - Diritti & Lavoro. Prestazioni e tutele per i lavoratori stranieri

Barbara Conti - Avanti!, il giornale che ridiede la vista alla cultura

Gianfranco Sabattini - Il capitalismo è moribondo. E anche la Cina non si sente bene

Sara Pasquot - Il PSOE verso le primarie

Brevi - Ardea, Forino, Isola Liri, Lecco, Puglia, Ripacandida,

Lettere di M.Ciotola




N.39 del 4 novembre 2012

Il corsivo

L'ultracasta veste l'ermellino



di Nicola Zoller



Parlando dei manager pubblici e parapubblici super pagati, Massimo Mucchetti sulla rivista Sette del Corriere della Sera ha ritenuto giusto criticare le retribuzioni eccessive di tali funzionari, ma – ha aggiunto – che “non ha senso assumere a minor prezzo manager peggiori”.
D’accordo, ma siccome fa cenno anche agli “alti gradi della magistratura”, qui la situazione è problematica. Trattasi – secondo Stefano Livadiotti, redattore de l’Espresso e autore di una accurata ricerca pubblicata da Bompiani – di una “ultracasta”, “un formidabile apparato di potere che è riuscito a blindare la cittadella della giustizia, bandendo ogni forma di meritocrazia e conquistando per i propri associati un carnevale di privilegi” con “scandalosi meccanismi di carriera, ricchi incarichi extragiudiziari, pensioni d’oro, scala mobile su misura, incredibile monte-ferie…”.
Molti potevano attendere il governo Monti alla prova sui “tagli” anche per questa categoria ultraprivilegiata. Invano. Ci ha pensato la Corte Costituzionale a soccorrere i “tagliatori”, intrigati dal sapere che toccare quella casta era molto rischioso: lì, guai a toccare i fili… E infatti ecco cosa racconta Sergio Rizzo sul Corriere della Sera del 12 ottobre scorso in prima pagina: “Lo Stato non può azzardarsi a tagliare lo stipendio ai magistrati e ai suoi alti burocrati, nemmeno se il Parlamento lo stabilisce per legge”. Quella della Corte Costituzionale – continua Rizzo – è una decisione con la quale “vengono salvate retribuzioni non soltanto elevate, ma in molti casi assolutamente ingiustificate”. E conclude affermando che quella dei giudici costituzionali è una sentenza “ancor più indigesta per il fatto che chi l’ha pronunciata ha fatto un bel favore a se stesso, evitando i tagli anche alla propria paga”.
Dunque, c’è la casta dei politicanti peggiori della storia repubblicana, ma che dire di questa ultracasta?



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4. MOZAMBIQUE, PATHS OF PEACE


Nelle edicole della provincia di Trento con il giornale l'Adige è in distribuzione il videofilm di Sol de Carvalho che narra la storia sconosciuta di un capolavoro diplomatico, l'accordo di pace per il Mozambico che ha posto fine a una guerra civile durata 16 anni e costata un milione di vittime. Un successo - di cui è stato protagonista il deputato trentino Mario Raffaelli - che ha aperto la porta alla democrazia nel cuore dell' Africa australe.

IN EDICOLA A EURO 2,80



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