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Per Schuster
26 giugno 2013

Trento/Bolzano, 26 giugno 2013 - Sommario:

Alexander Schuster, candidato alle Primarie del Centrosinistra Autonomista Trentino



INFO SOCIALISTA 26 giugno 2013 - a cura di n.zoller@trentinoweb.it tel. 3382422592 - Trento/Bolzano: www.socialistitrentini.it / www.socialisti.bz.it Sito nazionale PSI: www.partitosocialista.it Quindicinale - Anno X

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Alexander Schuster è il candidato alle Primarie del Centrosinistra Autonomista Trentino con DOE: Diritti Opportunità Equità



Alexander Schuster è un ponte.

Da una parte chi, unico portavoce della grande tradizione socialdemocratica europea, vede in lui qualcuno capace di dare nuova forma e voce a quei valori.

Dall’altra, una generazione ottimista che ama la nostra Provincia e che ha deciso di non attendere oltre per mettersi in gioco.

Comune a tutte e tutti è la visione di un Trentino che nel 2018 ci auguriamo rispecchi i tre principi che ci ispirano: diritti, opportunità ed equità.



www.facebook.com/alexanderschuster.net, www.socialistitrentini.it





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PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA AUTONOMISTA TRENTINO



Cinque consigli ai cinque candidati

-di Alessandro Pietracci*, giornale TRENTINO del 22 giugno 2013, p.1





Finalmente primarie. Finalmente una decisione definitiva. Ognuno dei partiti della coalizione del centrosinistra autonomista potrebbe recriminare, ripetere “lo avevamo detto”, punzecchiare gli alleati, reiterare infinite polemiche, ricordando, a questo punto, che abbiamo perso inutilmente e colpevolmente due mesi preziosi. Forse però raggiunta una vetta (comunque ancora secondaria visto che la vera scalata si svolgerà in ottobre) non dobbiamo voltarci indietro, ma risaldare il campo base, progettando ulteriori salite. I cinque compagni di cordata - che comunque dovranno sfidarsi - non possono però farsi troppi sgambetti, pena la possibilità di cadere tutti, loro e la coalizione, nel dirupo. Sarà necessario ascoltare l'opinione pubblica e trarne consiglio. I Socialisti trentini partecipano alle primarie con spirito aperto e volontà di contribuire al rinnovamento ed allargamento della coalizione su tre capisaldi: diritti, opportunità, equità, temi che Alexander Schuster svilupperà nel corso del dibattito delle “primarie di coalizione”, dando così voce ad una area laica, liberale, socialista e radicale, fin qui troppo trascurata.

Muovo da questa rapida premessa per offrire cinque consigli ai cinque candidati alle primarie:



1.Riprendendo la metafora della scalata (usata in altri contesti recenti anche da Lorenzo Dellai) è chiaro che l’alpinista è sobrio, temperante, amante della fatica, frugale e diligente. Questo potrebbero essere i cinque sfidanti facendo una campagna elettorale sui contenuti, senza attacchi personali, con la capacità di recuperare il tempo perduto in troppe chiacchiere e divisioni. Il loro zaino dovrà essere leggero: le idee infatti non pesano ma sono quelle che contano.

2.Sarà necessaria l’umiltà di andare a cercare la gente, non aspettarsi di essere rincorsi. Ciò vale ancora di più vista la data, quanto mai estiva, della consultazione popolare: un sabato di luglio, se fosse di sole, andrebbe passato in spiaggia o al lago, non in un seggio elettorale. La coalizione chiede un grande atto di fiducia ai propri elettori che sono già in parte disillusi dalla tortuosa gestione degli ultimi mesi. Vanno dunque organizzati momenti innovativi di dibattito, soprattutto per coinvolgere giovani e nuovi elettori. Sono cose che non si improvvisano, ma questa non è una ragione sufficiente per lasciar perdere in partenza.

3.“Che cento fiori sboccino!”. Così, a metà degli anni 50, il leader della Repubblica popolare cinese Mao lanciava una campagna di apertura del partito comunista ad altre istanze e ad altre sensibilità. Qualcuno, illudendosi, aveva intravisto in questa prospettiva la concreta possibilità di una svolta democratica o, per lo meno, di una maggiore libertà di parola, secondo l’antica tradizione per cui in Cina potevano convivere tranquillamente “cento scuole” di pensiero. Questa stagione durò poco finendo con feroci repressioni.

L’immagine dei cento fiori multicolori che crescono spontaneamente, dei petali che turbinano al vento, dei pollini che si disperdono, resta comunque suggestiva e applicabile in altri contesti. Forse la politica italiana (e trentina) hanno bisogno di un nuovo respiro. Ciò che serve è la capacità, prima di tutto culturale, di riprendere in mano il tessuto politico migliore del Trentino, cercando non solo di rammendare i buchi e di cucire gli strappi, ma pure di rispolverare capi di abbigliamento chiusi per troppo tempo negli armadi e forse di rinnovare interi comparti del guardaroba. Antico e nuovo dunque, tradizione e modernità. Soprattutto coraggio di spalancare porte e finestre.

4.Il penultimo consiglio riguarda il rapporto con le singole forze politiche di appartenenza. I cinque “campioni”, pur scelti come appartenenti a precisi partiti, non devono contare soltanto sulle proprie risorse, aspettando le “truppe cammellate” discese dai monti o le trombe che fanno sentire l’arrivo dei rinforzi. Sarebbe deleterio che i candidati corressero soltanto in nome del proprio partito, senza guardare all’insieme del Trentino, proponendo progetti e proposte legate alla loro passata azione di governo e perdendo così la visione di un territorio a volte più dinamico e più proiettato al futuro rispetto alla sua classe dirigente. Bisogna invece proporre il nuovo senza esitazione o tentennamenti .

5.Guardare al Trentino. Non si può recuperare in tre settimane il terreno perduto. Il movimento di Grillo manifesta il modo in cui si perde il consenso in brevissimo tempo. La fiducia, come detto, va mantenuta con grande fatica ed ancora più difficile è recuperarla, se la si perde. Forse i candidati (assessori) dovrebbero presentarsi con un volto affidabile, non elogiando la propria azione di governo, ma ascoltando la gente e cercando di capire il bisogni vecchi e nuovi del Trentino. Insomma da queste primarie, così strane e così sofferte, potrebbe veramente uscire qualcosa di buono.



*segretario provinciale del Partito Socialista Italiano



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