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Magris e l'intrallazzo per Moro
11.5.2020

info: ho provato invano a chiedere ospitalità per questa noterella al CORRIERE DELLA SERA; soccorre, lasciando una traccia, AvantiOnline, un samizdat resistente ai tempi dell'oblio per le cause controcorrente


http://www.avantionline.it/per-magris-cercare-di-salvare-moro-era-un-intrallazzo/



Per Magris cercare di salvare Moro era un “intrallazzo”

Sul Corriere della Sera di lunedì 11 maggio 2020 si legge con mestizia l’articolo di Claudio Magris dedicato ai Cinque agenti della scorta di Moro uccisi dalle BR. Doppia mestizia: per le vedove degli assassinati e per la recisa negazione che Magris fa di ogni possibile trattativa per salvare Moro. Quelle Cinque morti dovevano impedire ogni “intrallazzo di trattativa” scrive testualmente. Ma come fa a pronunciare questa frase, a negare la possibilità di dare una via d’uscita a chi era ancora in vita? Lo pensavamo un fine scrittore e invece lo ritroviamo a celebrare chi, come “il comunista Massimo Mila”, invocava altre morti chiedendo la reintroduzione della pena di morte per i terroristi. Tanti benpensanti applaudiranno, ma Costituzione ed etica liberaldemocratica se ne vanno bruciate su per il camino.

Nicola Zoller


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