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RUFFOLO Sviluppare limiti alla crescita- XI.2023

https://www.ildolomiti.it/blog/nicola-zoller/sviluppare-limiti-alla-crescita-significa-promuovere-nuove-forme-di-sviluppo-senza-limiti-il-pensiero-di-giorgio-ruffolo

-di Nicola Zoller

Sviluppare limiti alla crescita significa promuovere nuove forme di sviluppo senza limiti, il pensiero di Giorgio Ruffolo


Si ricorderà che negli anni ’70 dello scorso secolo il Club di Roma aveva sottolineato i “limiti dello sviluppo”, con una ricerca che ha fatto epoca. Qui Giorgio Ruffolo rovescia i termini e afferma che “sviluppare limiti alla crescita significa promuovere nuove forme di sviluppo senza limiti”. La biforcazione di fronte alla quale ci troviamo - egli spiega - ci pone non il dilemma tra crescere e non crescere, ma quello tra due tipi di “sviluppo”: lo sviluppo della potenza e lo sviluppo della coscienza. Ed è quest’ultimo - precisa Ruffolo - che vorremmo chiamare, più propriamente, sviluppo.
E’ insomma l’intelligenza che può sanare le contraddizioni della nostra crescita e costruire un autentico sviluppo. Ma dev’essere una intelligenza diffusa, che si faccia cultura e formazione accessibile a tutti. E’ l’intelligenza il moltiplicatore unico delle nostre risorse e dunque sono l’istruzione e l’informazione a diventare il punto focale di un vero rinascimento, che riorienti la società dalla via senza uscita della crescita materiale a quella umanistica dello sviluppo culturale.
Ruffolo - che manifesta una fiducia persistente nel socialismo e nel welfare state (“il sistema politico più civile che la storia dell’umanità ricordi”) afferma che la destra politica è senza risposta quando la gente si accorge che la “corsa” al consumismo stronca i deboli e favorisce i privilegiati.
Una politica dal “volto umano” può invece spiegare che i limiti alla crescita non sono una catastrofe, mentre può essere catastrofico non porle limiti. Può spiegare inoltre che sviluppare il senso dei limiti è crescere, ma in altro senso: nel senso della libertà e responsabilità personale, della solidarietà, della cultura. Può spiegare che non tocca ad essa assicurare il paradiso in cielo e che non intende - come disastrosamente ha fatto la politica dal volto “disumano” - realizzarlo in terra: può però aiutare ad essere un po’ meno diseguali e un po’ più felici.




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