L'AVVENIRE
"...è socialista quella società che riesce a dare a ciascun individuo la massima possibilità di decidere la propria esistenza e di costruire la propria vita..."
Riccardo Lombardi

Renato Ballardini, perché “lascia il Psi” dopo essersi detto “lieto” di poterlo rappresentare…

 


Renato Ballardini è stato un deputato Psi del Trentino-Alto Adige per cinque legislature, fino al 1979. Una vita politica operosa e brillante. Poi successe l'irreparabile. Ballardini nell’autunno 1981 lasciò il Psi [con una “mini-scissione”, come l’ha definita il giornale ‘la Repubblica’ del 4 ottobre 1981 sotto il titolo “Lascia il PSI un gruppo anti-Craxi”] dopo che solo due mesi prima, il 3 agosto 1981, si era rivolto a Craxi con una richiesta: sarebbe stato "ben lieto di diventare giudice costituzionale su designazione del partito" (parole di Ballardini, come sta scritto testualmente nella apposita lettera scritta in quel giorno a Craxi). Peccato che due mesi dopo questo stesso partito da comodo e apprezzato interlocutore per acquisire una nomina si sia trasformato - una volta non ottenuta la designazione - in un “partito senza principi, spregiudicato e intollerante” e quindi da abbandonare sdegnosamente, dedicandosi poi per anni a polemizzare con Craxi (si veda l'articolo sul giornale "Alto Adige" del 7 ottobre 1981 intitolato "Perché lascio il Psi"). Per ‘appesantire’ le sue tesi continuerà a sostenere di essere stato “espulso” da quel partito, dal quale invece in prima istanza se ne era voluto andare secondo quanto da lui stesso sostenuto nell’articolo citato. È la parabola che accompagna spesso i moralisti più accesi. Piero Fassino, prima dirigente comunista e poi dei Ds e del Pd, metterà in seguito le cose a posto anche sul piano politico. Nel suo libro “Per passione” (ed. Rizzoli, 2003) definirà Craxi “uomo profondamente di sinistra”, aggiungendo in schietta autocritica che “il Pci negli anni ’80 non appare capace di affrontare il tema della modernizzazione dell’Italia, spingendo così ceti innovatori e produttivi verso chi, come Craxi, dimostra di comprenderli”. Altro che senza principi e intollerante! Quanto allo “spregiudicato”, giudichi il lettore chi lo è in questa stucchevole vicenda.

P.S.: a ulteriore commento della lettera di Ballardini all' "On. dr. Bettino Craxi" va ricordato che Giudice della Corte Costituzionale verrà eletto - dopo il ritiro della candidatura del docente giuslavorista Federico Mancini - il prof. Ettore Gallo, partigiano e illustre giurista di orientamento socialista.